25° Edizione Learning Technologies UK
Celebrando il suo 25° anno, la Learning Technologies Conference segna una pietra miliare, segnando quello che potrebbe essere il suo anno cruciale sia per la tecnologia che per l’apprendimento. Infatti, anche quest’anno la macchina organizzativa del LTUK24 si è mossa con grande anticipo per creare attesa e cercare di coinvolgere professionisti del settore, sia sul fronte vendor che su quello acquisti; con sapienza sono stati organizzati centinaia di seminari, attivati un sito ed un’app mobile, che hanno guidato tutti in un dedalo di stand, piccoli (voglio esserci), medi (non posso mancare) e grandi (mostriamo i muscoli).
L’essenza del digital learning
Questa 25-esima edizione dell’evento ha visto sul palco l’essenza del Digital Learning espressa da un mix di tecnologie innovative, piattaforme, strumenti di progettazione, modelli didattici. Un vero e proprio spettacolo di due giorni dove migliaia di persone sciamano nei teatri dove si tengono i seminari o negli stand dei vendor più importanti o dove regalano i gadget più stravaganti (un leoncino di pelouche spuntava da molti zaini).
Ma al di là degli aspetti spettacolari l’evento è stato veramente interessante, una fotografia di quello che sta succedendo a livello globale nell’area delle tecnologie di supporto alla didattica: l’Intelligenza Artificiale è citata praticamente da tutti e rappresenta la tecnologia pervasiva che da una parte rafforza le piattaforme di nuova generazione e dell’altra supporta i processi di sviluppo dei contenuti con la sua capacità generativa trasversale.
Le decine di demo a cui ho assistito sono la prova di un grande interesse nel citare casi concreti di successo anche se, allo stesso tempo, dimostrano quanto siamo ancora lontani da una adozione massiva di tecnologie innovative per la formazione nel mondo reale. Molti player storici del settore sembrano più interessati a definire partnership che a mostrare i loro prodotti: forse si sono finalmente resi conto che la verticalità in questo settore non paga.
Le nostre impressioni
Per quanto mi riguarda l’evento è stata l’occasione per rivedere amici, partner, clienti con i quali negli ultimi anni ci siamo abituati ai soli incontri a distanza. Ho cercato di verificare alcune mie sensazioni su come si stiano muovendo i partner sul complesso e dinamico mercato dell’e-learning. Ho parlato con decine di aziende e rafforzato l’idea che sul mercato italiano c’è ancora moltissimo da fare soprattutto in termini di crescita culturale.
Sono sempre più convinto che, soprattutto per le imprese della nostra Italia, aziende come Talento, piccole e specializzate, possono fornire interessanti soluzioni dove invece i big potrebbero rischiare di muoversi come elefanti in una cristalleria. Gli elementi vincenti a nostro favore, sono (l’esperienza ce lo dimostra): la flessibilità, la cultura locale, l’esperienza trentennale, la capacità di lavorare al fianco del cliente per accompagnarlo passo passo all’obiettivo. Tutti fattori non del tutto scontati nelle big.
In attesa di ritornare all’Excel di Londra per l’edizione 2025 ci ributtiamo nella mischia quotidiana dei nostri progetti sicuramente più consapevoli di cosa succeda al di là del nostro dei nostri confini.
